748
R
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Evoluzione della precedente SPS, vincitrice tre anni fa del mondiale SuperSport
con Paolo Casoli. I due anni successivi alla conquista del titolo iridato sono
stati difficili per la 748, ma con l'uscita del modello R le cose sono tornate
come prima, con la differenza
che ora gli avversari, soprattuto la yamaha sono molto più agguerriti.
Il preparatore della 748 R è Pietro Gianesin, ma ora parliamo un pò
della moto.
E' stato eseguito un gran lavoro di flussaggio dei condotti, che poi Gianesin
ha ulteriormente allargato di mezzo millimetro, gli alberi a camme utilizzati
sono gli stessi della 748 SPS e anche le valvole in Nimonic sono di serie. Si
è lavorato a livello di accessori esterni: sono disponibili tre versioni di
lunghezza diversa per i cornetti di aspirazione, impiegati a seconda delle caratteristiche
della pista, e il diametro dei collettori degli scarichi Termignoni è
tornato a 50 mm dai 52 raggiunti in precedenza. Le sospensioni hanno ormai raggiunto
livelli di perfezione, le ruote sono state alleggerite le valvole sono più
grandi le camere di combustione ricavate da macchina utensile, i corpi farfallati
di diametro maggiore, doppi iniettori, air-box più grande e meglio ventilato
e una frizione anti slittamento (se possibile...).
La 748 R accelera con vigore fuori dalle curve, ma non ha quell'erogazione
così polposa ai medi che invece caratterizza la sorella maggiore, a causa vuoi
della cilindrata minore, vuoi dell'impiego di un solo iniettore per cilindro.
Per questo bisogna raggiungere i 7000 giri per godere di una spinta adeguata,
che però si spegne raggiunti i 9000, dove la curva di potenza ha una flessione;
riprende poi con vigore 1000 giri più in alto,
ma purtroppo il culmino è proprio li vicino, intorno agli 11.500, dove peraltro
il propulsore eroga la bellezza di 112 CV alla ruota. Il successivo allungo
utile è poi di soli 500 giri, oltre i quali non conviene andare, anche perché
il brusco intervento del limitatore è tarato a 12.400 giri. Queste caratteristiche
costringono ad un continuo e puntuale uso del cambio (che, chissà perché, per
regolamento non si può dotare del sistema di cambiata rapida) ; le prime cinque
marce sono molto ravvicinate, mentre la sesta ha un gap di giri più elevato.
I freni anteriori sono gli stessi Brembo di 320 mm con le nuove pinze a quattro
pistoncini, in grado di far digerire alla moto le frenate più dure senza
scompensi.
Prove Ducati 748: